Coltivare bambù gigante in Italia: il modello Forever Bambù e il suo metodo esclusivo

Coltivare bambù gigante in Italia è una scelta che unisce al vantaggio economico numerosi benefici ambientali. Forever Bambù è stata tra le prime realtà a portare il bambù gigante nel nostro Paese, creando foreste di bambù su tutto il territorio nazionale e recuperando in questo modo preziosi ettari di terra abbandonati. L’azienda, che conta ad oggi oltre 1400 Soci, rappresenta un modello virtuoso che coniuga imprenditoria e amore per l’ambiente. Ciò che rende il progetto Forever Bambù unico nel suo genere è l’esclusivo protocollo di coltivazione adottato, basato sulle tecniche dell’agricoltura biodinamica, biologica e simbiotica, che potenzia le naturali capacità di assorbimento di CO2 dei suoi bambuseti (36 volte superiori rispetto a un bosco misto tradizionale).

Le mille virtù del bambù: l’oro verde che arriva dall’Asia

Originariamente coltivato e commercializzato solo nei paesi asiatici, dove viene utilizzato da millenni sia a scopo alimentare sia per la produzione di oggetti di ogni tipo, nel corso degli ultimi anni il bambù si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, acquistando un ruolo sempre più importante nell’economia globale. Nel 2021 il cosiddetto “oro verde” (come viene soprannominato il bambù, in virtù della sua capacità di generare guadagni) ha raggiunto un valore di mercato complessivo di 57.6 miliardi di dollari e si prevede che entro il 2028 toccherà gli 82,90 miliardi di dollari. 

A determinare il crescente successo di questa pianta sono in primo luogo le sue incredibili proprietà tecnico-fisiche quali resistenza, flessibilità e leggerezza  (non a caso il bambù è largamente impiegato anche in ambito edilizio, dov’è conosciuto come “acciaio vegetale”) e la sua portentosa velocità di crescita. In particolare, il bambù gigante Moso – la varietà coltivata da Forever Bambù – è in grado di raggiungere i 15-20 metri di altezza e i 15 cm di diametro e, una volta tagliato, ricresce spontaneamente in meno di 4 mesi (a differenza degli alberi, che invece vanno ripiantati e impiegano anni a crescere), vivendo in media dagli 80 ai 120 anni. 

Il bambù rappresenta quindi un’alternativa sostenibile a materiali come il legno, la plastica, la carta e persino il calcestruzzo e costituisce una valida soluzione a problemi ambientali come la deforestazione e l’accumulo di rifiuti plastici.

Coltivare bambù gigante in Italia: il primato di Forever Bambù

L’aumento della domanda di bambù a livello mondiale e i suoi numerosi vantaggi per l’ambiente hanno fatto sì che anche la sua coltivazione si diffondesse su larga scala: oggi questa pianta non viene più coltivata solo nei suoi luoghi di origine, ma è presente in tutte le zone del mondo con temperature non eccessivamente rigide: Stati Uniti, Golfo del Messico, Sud America e ovviamente anche in Europa e in particolare in Italia, dove opera Forever Bambù, leader per la piantumazione di bambù gigante della varietà “Moso”. 

La società, impegnata in tutto il territorio nazionale nella piantumazione e nella lavorazione del bambù gigante, è proprietaria del bambuseto più grande d’Italia, che si trova in Toscana, a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Si tratta di un appezzamento di 103 ettari (pari a 144 campi da calcio) interamente dedicati alla piantumazione del bambù gigante. Il terreno di Castiglione è stato scelto in quanto dotato delle caratteristiche ottimali per coltivare bambù: la presenza di falde acquifere sotterranee, in grado di garantire la quantità d’acqua necessaria per la crescita (più elevata nei primi anni di vita e poi nettamente inferiore una volta che la pianta ha raggiunto la maturità); la biodiversità, requisito essenziale per l’agricoltura biodinamica e sostenibile praticata da Forever Bambù, che prevede la convivenza di diverse specie vegetali e animali; l’ampia superficie disponibile per lo sviluppo delle radici, che nei primi tre anni di vita possono fare molta strada (senza tuttavia sconfinare al di fuori del terreno, grazie alle potature laterali applicate).

Quello di Castiglione della Pescaia è l’ultimo arrivato tra i terreni di Forever Bambù, che vanta complessivamente 200 ettari di superficie piantumati a bambù gigante tra Piemonte, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna.

Coltivare bambù gigante in Italia: Forever Bambù e i vantaggi per l’ambiente

I bambuseti piantati da Forever Bambù presentano numerosi vantaggi per l’ambiente. 

Innanzitutto si tratta di spazi sottratti alla cementificazione. Secondo il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021” dell’ISPRA, nel 2020 in Italia sono stati coperti artificialmente 56,7 km2 di terreno, con una media di 15 ettari al giorno. La copertura del suolo naturale con il cemento determina un sensibile peggioramento della qualità dell’aria e un aumento delle temperature, rendendo le città e le aree produttive più calde e invivibili. Piantumando bambù gigante in tutta Italia, Forever Bambù contribuisce attivamente a preservare importanti porzioni di suolo, mantenendo intatte le sue funzioni naturali (come ad esempio la capacità di filtrare l’acqua piovana, scongiurando il rischio di inondazioni).

In secondo luogo, l’approccio biologico e biodinamico utilizzato da Forever Bambù migliora la vitalità del terreno, con conseguente aumento della biodiversità, maggiore qualità e incremento della produzione. Anche se viene da lontano, il bambù si integra perfettamente con le specie autoctone, senza alterare l’ecosistema locale né interferire con le altre coltivazioni. La prova la si può vedere direttamente sui campi dove, accanto alle piante di bambù gigante, sono presenti vigne, ulivi, cicoria viola, erba medica e molte altre specie vegetali in ottima salute.

Per finire, i bambuseti contribuiscono a ridurre in maniera significativa l’inquinamento atmosferico. Infatti, il bambù è in grado di assorbire molta più anidride carbonica rispetto alle piante più comuni, purificando l’aria che si respira (con benefici per la salute e per la qualità della vita delle persone) e produce ampie quantità di ossigeno. Nelle piante di Forever Bambù questa caratteristica è ancora più evidente: grazie all’esclusivo protocollo di coltivazione adottato, le foreste di bambù di proprietà dell’azienda sono in grado di assorbire fino a 36 volte più CO2 di un bosco misto della stessa grandezza. Nello specifico, nei suoi 100 anni di vita, una pianta di Forever Bambù sequestra in media 221 kg di CO2 all’anno. In ogni ettaro, quindi, l’assorbimento annuale di CO2 raggiunge le 265 tonnellate per ettaro!

Se anche tu vuoi unirti agli oltre 1400 soci che hanno scelto di investire in un progetto che unisce redditività e amore per l’ambiente, non perderti il nostro prossimo webinar gratuito e approfondisci tutti i vantaggi legati alla coltivazione del bambù gigante in Italia.

Condividi tramite: