Il 18 settembre 2020 si festeggia la Giornata mondiale del bambù o World Bamboo Day, una ricorrenza organizzata dalla World Bamboo organization per far conoscere a più persone possibili questa pianta dalle mille risorse e sensibilizzare sui temi che la riguardano, come la sostenibilità, l’alimentazione e la capacità di assorbire grandi quantità di CO2 trasformandola in ossigeno. Per l’occasione, ripercorriamo in questo articolo i motivi che rendono il bambù una pianta straordinaria.
L’oro verde: la redditività del bambù
Negli ultimi anni il bambù sta conquistando un ruolo sempre più importante nell’economia globale, al punto da aver guadagnato il soprannome “oro verde”. Se prima infatti questa pianta veniva coltivata e commercializzata prevalentemente nei paesi asiatici – luoghi di cui è originaria – ad oggi la domanda di bambù (e dei suoi derivati) è in costante crescita in tutto il mondo.
A rendere il bambù sempre più diffuso in ogni parte del globo c’è il fatto che può essere coltivato facilmente e praticamente ovunque e che, a fronte di un’altissima resa (che non ha nulla da invidiare a coltivazioni più note), i costi sono incredibilmente bassi, anche per la bassa quantità di lavoro richiesta.
La coltivazione del bambù necessita infatti pochissimi interventi e risorse per crescere. Una volta piantato, resiste naturalmente a funghi e insetti e non deve quindi essere trattato con nessun prodotto, evitando quindi di inquinare il terreno con pesticidi o altre sostanze chimiche nocive per l’ambiente. Inoltre, superati i primi anni di vita, non ha nemmeno più bisogno di essere innaffiato, riducendo ulteriormente l’impegno – già basso in partenza – richiesto agli agricoltori che se ne prendono cura.
Da considerare c’è anche la sua impressionante rapidità di crescita che, nel caso ad esempio del bambù gigante (la varietà coltivata da Forever Bambù) può raggiungere dai 25 ai 60 cm al giorno in casi eccezionali, arrivando a un’altezza di 20 metri. Anche per quanto riguarda la sua durata di vita, i tempi sono molto estesi: sempre parlando di bambù gigante, si parla di 80-120 anni.
Sostenibilità e benefici ambientali del bambù
Uno degli altri motivi che rende il bambù così popolare è il suo impatto positivo sull’ambiente.
Il bambù è infatti in grado di assorbire molta più anidride carbonica rispetto alle piante più comuni, purificando l’aria che respiriamo (con benefici per la salute e la qualità della vita delle persone): 1 ettaro di bambù cattura ben 1000 tonnellate di CO2! In più, il bambù produce anche una grande quantità di ossigeno.
Il bambù gioca inoltre un ruolo molto importante nella lotta alla deforestazione, una delle principali cause del riscaldamento globale, all’origine anche dell’estinzione di diverse specie animali. Infatti, tra i metodi migliori per ripristinare i terreni danneggiati dalla deforestazione o da altri interventi dell’uomo c’è proprio la coltivazione del bambù, una risorsa naturale rinnovabile e benefica per i luoghi in cui viene adottata.
Il bambù, infine, è sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma in senso molto più ampio in quanto migliora la qualità della vita delle persone, crea nuove opportunità di lavoro, contribuisce a rendere gli ambienti più salubri e piacevoli da vivere.
Oro verde, acciaio vegetale e… tutti gli usi del bambù
Tra i suoi tanti pregi, la caratteristica probabilmente più eclatante del bambù – che gli è valsa appunto l’epiteto di oro verde – c’è la sua versatilità, che lo rende adatto un materiale adatto a tantissime diverse applicazioni (se ne contano ad oggi oltre 1500!).
Il bambù, sotto forma di germogli, è largamente consumato in ambito alimentare. Con il loro sapore delicato e al tempo stesso gustoso e il loro alto apporto di fibre e altri importanti nutrienti, i germogli di bambù freschi costituiscono un alimento sempre più presente nelle cucine di tutto il mondo.
Dalla tenerezza dei germogli, alla robustezza del bambù come materiale da costruzione: sempre più utilizzato in ambito edilizio, il bambù è in grado, grazie alla sua incredibile resistenza e al tempo stesso flessibilità, di sostituire acciaio e legno: tra gli altri soprannomi del bambù c’è infatti anche quello di “acciaio vegetale”.
Il bambù sta assumendo un’importanza crescente anche nel settore tessile: con il tessuto ricavato dal bambù – morbido, resistente e traspirante, con proprietà antibatteriche e antifungine – si possono realizzare vestiti, asciugamani, lenzuola e moltissimi altri prodotti.
Infine, a rendere il bambù un materiale così apprezzato è il fatto che può essere utilizzato come sostituto ecologico della plastica (universalmente nota per i suoi danni all’ambiente) per la produzione di tantissimi oggetti di uso comune quali spazzolini, piatti, posate, arredi, accessori… con enormi benefici per il pianeta.
Scopri il progetto Forever Bambù e il nostro impegno nella diffusione della cultura del bambù e di tutti i suoi vantaggi per l’ambiente.